Qui, dove vediamo queste due lapidi che inquadrano il viso di Cristo, era la fantomatica sede dell’Istituto di “beneficenza” tenuto da Irma Moscatelli (+1964), nativa di Terni, conosciuta come “Mamma Rosa” o “Rosavita”, pregiudicata per delitti comuni e carcerata di lungo corso. In quel periodo, agli inizi del XX secolo, aveva scritto “Memorie di una ex carcerata”, una cronaca sulla carcerazione femminile in Italia. (Segue sotto l’ingrandimento...)
|